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Nuovo Codice Appalti D.lgs 50-2016: il punto della situazione (parte 1)

Nuovo Codice Appalti D.lgs 50/2016

Nuovo Codice Appalti D.lgs 50/2016

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A poco più di due settimane dall’uscita del Nuovo Codice Appalti (d.lgs 50/2016), pare utile fare un quadro comparativo tra il vecchio codice in materia dei contratti e lavori pubblici e il nuovo decreto legislativo, datato 18 aprile 2016, che lo sostituisce.

Scarica il testo completo del Nuovo Codice Appalti (d.lgs 50/2016)

Il testo approvato si compone in 220 articoli suddivisi come segue:

Il decreto prevede la vigenza decorrente dal giorno stesso della pubblicazione, ciò consegue l’assenza totale di un periodo transitorio e non ha lasciato alcun periodo periodo per il recepimento delle nuove disposizioni di legge. L’unione tra l’assenza di un tempo necessario di “vacatio legis” e un testo raffazzonato che abroga parzialmente il vecchio regolamento di esecuzione e attuazione (dPR n.207/2010), ha creato un vuoto normativo che a gettato nel caos gli addetti ai lavori.

Cerchiamo dunque di fare un po’ di chiarezza e individuare cosa dice (e cosa non dice) la nuova disciplina in materia di contratti pubblici.

L’entrata in vigore dal giorno della pubblicazione

C’è chi lo ritiene un gesto di vigliaccheria, chi lo ritiene un atto oltraggioso nei confronti di professionisti e tecnici della pubblica amministrazione. La reale conseguenza però è che i bandi di gara che non sono stati pubblicati entro il 19 aprile 2016 (escluso) andranno riformulati e ripubblicati ai sensi della nuova disciplina onde evitare sicuri contenziosi.  Ciò comporta, per noi professionisti, la revisione e riscrittura dei C.S.A. oltre il disorientamento da parte dei tecnici della stazione appaltante.

Abrogazioni e disposizioni transitorie

La nota più dolente forse di tutto il testo è il tentativo (mal riuscito) di sostituire un regolamento attuativo non ancora pronto con quello precedentemente in vigore (dpr 207/2010) mutilato di parti e capitoli. Questa abrogazione a chiazze è declinata all’art. 217, comma 1, lettera u):

Balza all’occhio, e resta incomprensibile, la decisione del legislatore di abrogare le parti riguardanti l’esecuzione dei lavori (Titolo VIII) e buona pare della parte riguardante la contabilità dei lavori (Titolo IX). La conseguenza? Ad oggi non c’è alcuna norma in vigore per il Direttore dei Lavori.

Il 28 aprile 2016 sono state poste in consultazione le “linee guida attuative del nuovo Codice degli Appalti” ANAC che, qualora saranno approvate, sostituiranno parte degli articoli ancora in vigore del Regolamento generale.

Scarica le linee guida ANAC.

In “Nuovo Codice Appalti D.lgs 50/2016: il punto della situazione (parte 2)”, parleremo dei cambiamenti fondamentali rispetto al vecchio d.lgs 163/2006.

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Davide Fasan

Ingegnere civile, i suoi campi di interesse sono l'ingegneria delle infrastrutture e dei trasporti e il settore dei lavori pubblici. Collabora con lo studio di ingegneria Mob-up occupandosi prevalentemente di progettazione stradale e analisi di traffico.
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